INVERUNO: Dalle analisi degli uffici รจ emerso un dato statistico che ha suscitato preoccupazione: una quota significativa di accertamenti non deriva da una volontร di evasione fiscale, bensรฌ da una semplice, per quanto onerosa, dimenticanza. Un discreto numero diย cittadini inverunesi, infatti, omette il pagamento dell’IMU entro le scadenze previste.
Il risultato di questa distrazione รจ un paradosso amministrativo e sociale: lโutente si ritrova a dover pagare la tassa con lโaggiunta di sanzioni e interessi che ne aggravano pesantemente lโimporto originale. “Spesso il cittadino dimentica di pagare l’Imu e il risultato รจ che poi si trova a pagare anche le sanzioni”, รจ stato ribadito durante il Consiglio Comunale. Non si tratta di un “accanimento” da parte dell’ente, ma di un meccanismo burocratico rigido che lascia poco spazio di manovra alla benevolenza amministrativa.
Il ruolo della Corte dei Conti
Il Comune ha voluto chiarire la propria posizione rispetto alla severitร delle procedure di riscossione. La linea dura, caratterizzata dall’invio di accertamenti corredati da sanzioni, non รจ una scelta politica facoltativa, bensรฌ una procedura rigorosa imposta dalla Corte dei Conti.
Il sistema della contabilitร pubblica, infatti, richiede che i pagamenti delle tasse locali siano puntuali e certi. La Corte dei Conti vigila affinchรฉ non si creino “buchi” di bilancio derivanti da una riscossione troppo blanda o tardiva. Per l’amministrazione, dunque, l’accertamento tempestivo รจ un atto dovuto per garantire la stabilitร dei conti e per assicurare che i servizi ai cittadini (scuole, manutenzioni, sociale) possano essere finanziati regolarmente. La sanzione, in quest’ottica, funge da deterrente obbligatorio per evitare che la “dimenticanza” diventi una prassi diffusa che minerebbe l’equilibrio finanziario del Comune.
La procedura attuale: l’avviso bonario non basta
Attualmente, il Comune di Inveruno adotta una politica di parziale “cortesia” amministrativa: prima che scatti l’accertamento esecutivo vero e proprio, viene spesso inviata una lettera bonaria di avviso. Si tratta di una comunicazione che segnala l’anomalia o il mancato pagamento, offrendo al contribuente la possibilitร di regolarizzare la propria posizione prima che la situazione degeneri in sanzioni pesanti.
Tuttavia, รจ emerso chiaramente che questo sistema ha un limite invalicabile: la responsabilitร finale ricade interamente sul cittadino. “ร il cittadino a doversi preoccupare del pagamento”, hanno sottolineato gli esponenti della giunta. Il Comune puรฒ informare, ma non puรฒ sostituirsi al dovere civico del contribuente di monitorare le proprie scadenze fiscali. La lettera bonaria รจ un aiuto, non una delega di responsabilitร .
Lโappello: serve maggiore collaborazione
Il cuore del dibattito consiliare si รจ chiuso con un forte appello alla “collaborazione”. L’amministrazione punta a un cambio di paradigma: meno scontri legali e burocratici, piรน dialogo preventivo. L’obiettivo รจ ridurre drasticamente il numero di accertamenti per errore o dimenticanza, che sovraccaricano gli uffici tributari e creano malumore tra la popolazione.
Per fare ciรฒ, serve che la cittadinanza sia piรน partecipe e attenta. Dall’altro lato, il Comune si รจ impegnato a valutare nuovi strumenti di comunicazione per rendere le scadenze piรน visibili e trasparenti. La variazione di bilancio approvata รจ dunque solo un tassello di un puzzle piรน ampio, dove la tenuta dei conti pubblici passa inevitabilmente attraverso un fisco locale piรน efficiente, ma anche attraverso un senso civico piรน reattivo.